Committente: | HUGO BOSS Shoes & Accessories Italia S.p.A. |
Intervento: | Realizzazione di stabilimento produttivo in Comune di Morrovalle (MC) |
Incarico espletato: | Progettazione e Direzione lavori impianti meccanici |
Periodo di espletamento: | 2006-2009 |
New power plant commissioned in Yerevan
Public Radio of Armenia – 29 novembre 2021
Prime Minister Nikol Pashinyan took part in the opening ceremony of a new power plant with a combined heat and gas cycle of 254 MW in Yerevan.
The Prime Minister, accompanied by the CEO of Renco, Giovanni Rubini, toured the power plant to get acquainted with the work done.
About $270 million has been invested in the project. 1,200 employees were involved in the construction work, and after the commissioning of the power plant, 50 new permanent jobs were created.
It was mentioned that the Power Plant will supply the cheapest electricity produced by similar stations to the Armenian energy network.
The groundbreaking ceremony of the power plant with the participation of Prime Minister Pashinyan was held on July 12, 2019.
Pashinyan attends opening ceremony of new power plant in Yerevan
Armenpress – 29 novembre 2021
YEREVAN, NOVEMBER 29, ARMENPRESS. Prime Minister of Armenia Nikol Pashinyan attended today the opening of a new gas fired combined cycle power plant of 254 MWe in Yerevan, the PM’s Office said in a news release.
The PM toured the power plant, got acquainted with the works done so far together with Giovanni Rubini, Chief Executive Officer at Italy’s Renco S.p.A.
Around 270 million dollars were invested for the project. 1200 workers were involved in the construction works. 50 new permanent jobs have been created since the launch of the power plant.
The groundbreaking ceremony of the plant took place on July 12, 2019.
It was reported that the plant will supply the cheapest electricity to the energy network of Armenia.
Renco va in Armenia con una centrale a gas
Il Sole 24 ore– 24 novembre 2021
Investimento da 258,5 milioni della durata di 25 anni finanziato in pool da investitori coordinati da Ifc (Gruppo Banca Mondiale), da Simest e dalla stessa Renco
Produrrà circa il 20% del fabbisogno di energia elettrica dell’Armenia la centrale da 254 MW, sviluppata e costruita a Yerevan da Renco, da oltre 40 anni contrattista EPC (engeenering, procurement, construction) nel settore del gas e nella produzione di energia, con quartier generale a Pesaro e 40 società in 20 paesi nel mondo. Un project financing internazionale della durata di 25 anni per un investimento complessivo di 258,5 milioni di dollari e finanziato per quasi 164 milioni dollari (141 milioni di euro) da un pool di istituti finanziari internazionali, coordinati da IFC, società del Gruppo Banca Mondiale, dalla stessa Renco e da Simest, per un apporto complessivo di 56,9 milioni e da Siemens (37,9 milioni ). Il controllo completo dell’impianto, inaugurato il 29 novembre, sarà per i prossimi 25 anni in mano per il 60% ai due partner italiani e per la restante quota alla multinazionale tedesca, che ha fornito anche le turbine.
Lo Stato unico acquirente
Il gas necessario per il funzionamento della centrale verrà fornito da Gazprom Armenia e tutta l’energia elettrica prodotta verrà acquistata dallo Stato. «È un’operazione alla cui realizzazione lavoriamo da 6 anni – spiega Giovanni Gasparini, presidente di Renco – e della quale abbiamo seguito tutti gli step: dallo sviluppo del progetto all’individuazione dei partner tecnologici e finanziari, fino agli accordi con il governo armeno e alla realizzazione dell’impianto».
Gli ostacoli
Nonostante la Rivoluzione di Velluto del 2018, la Guerra dei 40 giorni con l’Azerbaigian nel 2020 e la durezza della pandemia da covid, il progetto è andato avanti spedito e segna anche un cambio epocale nella strategia del gruppo, finora player globale per la costruzione di impianti (a Brindisi ha realizzato il terminale di ricezione del Tap, ndr.). « Il futuro del mercato dei contrattisti EPC sarà più povero, più competitivo e più rischioso – è la visione di Gasparini – e noi abbiamo raggiunto dimensione e solidità finanziaria che ci consentono di investire in questi progetti: c’è un mercato nuovo e ampio in cui entrare come sviluppatori e produttori di energia».
I progetti
Dopo l’Armenia, in Renco guardano a Mozambico (nonostante il doppio attacco di matrice jihadista a marzo e aprile di quest’anno), Arabia e Kazakistan, dove il gruppo pesarese ha solide relazioni istituzionali, ai Paesi in via di sviluppo, «perché ci sono diverse opportunità», e anche all’Italia, dove sta partecipando a una gara per la conversione al gas di alcune centrali a carbone di Enel. Con la gradualità necessaria Renco nei prossimi anni cercherà di passare da EPC contractor a sviluppatore di progetti in particolare sul tema dell’energia. L’esperienza maturata con il progetto dell’Armenia sarà la base dalla quale partire per altri progetti con l’obiettivo di entrare in un mercato più complesso ma certamente più remunerativo. La transizione energetica sta spingendo i numeri del gruppo, che chiuderà quest’anno con un fatturato sui 300 milioni di euro, con livelli di marginalità costanti. Non ci sarà la Borsa nell’immediato futuro, ma piuttosto «altri strumenti funzionali alla crescita, sempre attraverso la finanza di progetto in Italia e su scenari internazionali».
Il magazzino del mese di Arena a Tolentino: un tuffo nell’ottimizzazione logistica
Il Giornale della Logistica – Maggio 2019
TAP, aggiudicati i lavori per stazioni. Vanno a Renco e Terna Sa (Grecia)
Corriere del Mezzogiorno – 4 Maggio 2016
La costruzione delle strutture di compressione è previsto che inizi
nel secondo semestre 2016 e dovrebbe concludersi in due anni
Trans adriatic pipeline Ag (Tap), società incaricata di costruire il gasdotto che dall’Azerbaijan approderà a Melendugno, ha aggiudicato ad una joint-venture composta dall’italiana Renco Spa, di Pesaro, e dalla greca Terna Sa la realizzazione delle stazioni di compressione previste nel progetto in Grecia e Albania. Lo rende noto l’ufficio stampa di Tap per l’Italia. In Grecia il contratto riguarda la progettazione esecutiva, le forniture, la realizzazione e il collaudo di una stazione di compressione a Kipoi, nei pressi del confine greco-turco. In Albania, il contratto riguarda la progettazione esecutiva, le forniture, la realizzazione e il collaudo di una stazione di compressione a Fier e di una stazione di misurazione a Billisht; l’impianto di Billisht misurerà il gas naturale proveniente dalla sezione greca di Tap. La costruzione delle stazioni di compressione è previsto che inizi nel secondo semestre 2016 e dovrebbe concludersi in due anni. «Le stazioni di compressione – si legge nella nota di Tap – saranno realizzate seguendo i più avanzati standard internazionali del settore in materia di sicurezza e tutela della salute, e avranno un impatto minimo sull’ambiente e sulle comunità locali». Il contratto per la fornitura di sei turbocompressori che saranno installati nelle stazioni di compressione era stato assegnato nel settembre 2015 a Siemens.